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Per le prestazioni di servizi relative agli interventi di recupero edilizio, di manutenzione ordinaria e straordinaria, realizzati sugli immobili a prevalente destinazione abitativa privata, si applica l’aliquota Iva agevolata del 10% mentre quella ordinaria è del 22%.
Tra i possibili interventi di natura edilizia le ristrutturazioni ordinarie e straordinarie su immobili residenziali hanno l’IVA agevolata al 10%; questo valore però sale al 22% nel momento in cui vengono utilizzati beni di valore significativo, cioè beni materiali come rubinetterie, ascensori, infissi ecc… In questo caso l’IVA viene applicata con un valore ordinario e occorrerà applicarla sulla differenza trai lavoro svolti in generale e i beni di valore significativo.
Nonostante l’IVA agevolata bisogna comunque fare attenzione ai materiali utilizzati, perché non tutti possono avere un’applicazione IVA del 10%. Nel caso i materiali forniti da un soggetto diverso da chi costruisce, l’IVA applicata sarà al 22%. Allo stesso modo, l’IVA sarà ordinaria se i materiali saranno acquistati dal committente e nel caso in cui vi sia una ditta in subappalto. Il lavoro in subappalto ha sempre l’IVA ordinaria del 22%, starà poi alla ditta incaricata fatturare al cliente direttamente con IVA agevolata. In caso di restauro e risanamento conservativo l’IVA è sempre al 10% anche nei beni materiali come porte, infissi ecc… In questo caso non esiste differenza tra i beni acquistati direttamente dal committente o dall’impresa esecutrice.